RUMORE CIRCOLARE
A volte la primavera arriva solo per farci uno scherzo, solo per ricordarci che cosa la primavera, che cosa significa l’aria tiepida, a cosa servono le foglie sugli alberi e di che colore sono i fiori.
Quando la primavera arriva, si ferma solo un paio di giorni, per poi farci ripiombare nel grigio del cielo, nell’aria di pioggia, nel freddo di strati di vestiti. Ci lascia poi abbandonati a tutta quella speranza.
Sono arrivata a Milano nel primo pomeriggio di un venerd speciale, sono arrivata nella citt dove più a lungo ho vissuto nella mia vita nomade di adulta, dopo tre anni di assenza, forse di latitanza, chissà.
Ero pronta a scendere dal treno non appena ho riconosciuto il profilo della cittA’ trapelare dai finestrini.
Mi alzo, mi circondo delle mie valigie ed aspetto guardando fuori. Dalla stazione di Rogoredo a quella Centrale il viaggio
breve, il treno dondola ed io aggrappo il mio sguardo al fuori, ai palazzi che spuntano dall’alto muro che separa le rotaie dalla
città.
La città è colorata.
La città è colorata.
La città è colorata.
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